Marcature

La marcatura di un pneumatico consiste in tutte le informazioni scritte sul suo fianco. Oltre al nome del produttore e al modello, sono riportate un gran numero di informazioni supplementari: larghezza, altezza del fianco, diametro, struttura, indice di carico, indice di velocità, luogo e data di produzione, ecc.

Queste marcature consentono di identificare, ordinare e mantenere i pneumatici in corretta forma. Inizialmente venivano utilizzate solamente per identificare il produttore del pneumatico, ma successivamente è stata stabilita per legge l’obbligo di applicare marcature di sicurezza tali da fornire all’acquirente del pneumatico maggiori dettagli circa la conformità del pneumatico stesso.

In questa pagina si trovano le informazioni utili per sapere tutto quello che serve per leggere un pneumatico.

conti

 

1. 205/55 R16 91V

205: Larghezza della sezione del pneumatico in millimetri

55: Rapporto tra l’altezza e la larghezza del pneumatico in percentuale (l’altezza del pneumatico è il 55% della larghezza).

R: Simbolo che indica la struttura radiale della carcassa (RF per pneumatici run-flat)

16: Diametro del cerchio in pollici

91: Indice di carico del pneumatico. “91” indica che il pneumatico può caricare un massimo di 615 kg (vedi tabella sotto).

V: Codice di velocità massima. “V” sta per una velocità massima di 240 km / h (vedi tabella sotto).

La scritta “Reinforced” o “Extra Load” (XL) indica che i pneumatici sono rinforzati, per una maggiore capacità di carico, mentre “M+S” indica che i pneumatici sono invernali.

Fiocco di neve:

Questo marcatura supplementare di un pneumatico M + S indica che il pneumatico soddisfa i criteri di prova previsti e fornisce buone proprietà invernali in condizioni difficili.

 

2. Tubeless

Per tubeless si intende un pneumatico in cui l’aria (o il gas) di gonfiaggio viene trattenuta al suo interno dalla sola struttura in gomma e acciaio e non presenta perciò la classica camera d’aria. Tube Type inece indica che è presete una camera d’aria.

 

3. E4

Marcatura per la conformità alle normative ECE. Il numero dopo la E nel cerchio indica il paese approvazione. “4” sta per i Paesi Bassi.

4. 0227293

Numero di omologazione in base al relativo regolamento ECE.

 

5. 0810

Data di produzione in codice. “08” indica l’ottava settimana dell’anno, “10” indica 2010.

 

6. DOT

Sigla per “Department of Transportation”, il Dipartimento dei Trasporti degli Stati Uniti.

 

7. TWI

Sigla che indica il “Tread Wear Indicator”, indica il grado di usura del battistrada. Sono dei piccoli tasselli distribuiti uniformemente negli incavi longitudinali che si rivelano ad una profondità residua del battistrada di 1,6 mm.

 8. Made in …

Marcatura del paese di fabbricazione.

 

9. E

Indica la resistenza al rotolamento in conformità alle specifiche del costruttore del veicolo

 

Tabella Indici di carico

indicecaricoTabella indici di velocità

vel

Fonte: www.pnewnews.it

Michelin CrossClimate: non chiamatelo all season

Il Michelin CrossClimate è pneumatico innovativo: un «estivo» in grado di assicurare un valido grip anche sulla neve.

Michelin CrossClimate: non chiamatelo all season

RIVOLUZIONARIO – A chi domanda loro se non siano in ritardo rispetto alla concorrenza nel proporre un pneumatico all season, i tecnici della Michelin rispondono che il nuovo CrossClimate non va confuso con questo tipo di pneumatici. E che, anzi, rappresentauna vera e propria rivoluzione. Come i tradizionali all season, infatti, soddisfa le richieste di chi non vuole avere due treni di gomme, uno per la bella stagione e uno per l’inverno. La differenza sta nel fatto che mentre i classici all season sono più simili, per comportamento e durata, alle gomme invernali, il nuovo Michelin CrossClimate è un estivo in grado di assicurare un buon grip pure sulla neve: non a caso, oltre alla marcatura M+S ha anche il simbolo con il fiocco di neve all’interno di una montagna (3 peaks mountain snow flake, 3PMSF).

 

VANTAGGI – Per mettere a punto questo pneumatico, 150 persone del reparto ricerca e sviluppo della Michelin hanno lavorato per tre anni, percorrendo 5 milioni di chilometri con temperature comprese tra -30 e +40 °C. Alla fine, i tecnici del costruttore francese si sentono di garantire per il nuovo Michelin CrossClimate percorrenze simili a quelle di un loro pneumatico estivo Energy Saver+ (40-45.000 km), con un livello di sicurezza in frenata su asfalto asciutto simile. Analoga anche la tenuta di strada su asfalto asciutto, mentre sul bagnato e sulla neve emergono tutti i vantaggi delle gomme invernali .

 

QUANTO COSTERÀ – Presentato alla stampa in questi giorni alle porte del Salone di Ginevra (in Francia, a Divonne-Les-Bains, a pochi chilometri dalla capitale svizzera dell’auto), il nuovo Michelin CrossClimate sarà lanciato presso i gommisti europei all’inizio di maggio: disponibile in 23 misure (in realtà, due arriveranno un mese dopo), copre taglie da 15, 16 e 17 pollici. I prezzi saranno all’incirca a metà tra quelli dei pneumatici estivi e quelli degli invernali. Nei prossimi due anni debutteranno anche versioni specifiche per suv e veicoli commerciali, mentre per le vetture sportive ci sarà da attendere un po’ di più. Tempi non brevi anche per l’adozione di tecnologie run flat (per le quali la Michelin utilizza la sigla ZP, Zero Pressure) per la marcia a pneumatico sgonfio a seguito di una foratura.  Lo stesso varrà per i sistemi autosigillanti: uno speciale gel vulcanizzante all’interno del pneumatico «ripara» un eventuale foro .

 

A CHI SI RIVOLGE – Secondo gli studi della Michelin, in Europa (questa gomma è studiata appositamente per le «abitudini di guida» degli automobilisti del Vecchio Continente) il 65% dei guidatori utilizza solo pneumatici estivi: sono loro i primi destinatari del nuovo Michelin CrossClimate, che potranno beneficiare dei vantaggi in termini di sicurezza offerti durante la brutta stagione. Ma la casa francese punta anche a quei 10 milioni circa di automobilisti europei che già oggi utilizzano le all season, proprio per le maggiori garanzie di performance durante l’estate e per la più elevata durata. Ma anche quel 7% di conducenti che utilizza gomme invernali tutto l’anno rappresenta un potenziale cliente.

 

DETTAGLI TECNICI – I tecnici francesi, ovviamente, si sono ben guardati dallo svelarci nel dettaglio la «ricetta» del nuovo Michelin CrossClimate. Tuttavia sottolineano come il progetto abbia coinvolto tutti gli aspetti del pneumatico: dalla struttura ai materiali, passando per il disegno del battistrada. Quest’ultimo ha una parte centrale a «V» per aumentare il grip sulla neve e sul bagnato. E qui si trovano anche sottilissime lamelle, che però non pregiudicano la frenata su asfalto asciutto. Nelle curve sono soprattutto le larghe spalle a «lavorare». Dulcis in fundo, la casa francese parla di prestazioni che, col passare dei chilometri, non diminuiscono con il ridursi dello spessore del battistrada.

– See more at: http://www.alvolante.it/news/michelin-crossclimate-all-season-339778#sthash.x32ozvUf.dpuf

Performance All Season: Michelin presenta in USA un quattro stagioni sportivo

Performance All Season: Michelin presenta in USA un quattro stagioni sportivo


Performance All Season: Michelin presenta in USA un quattro stagioni sportivo

Performance sportive tutto l’anno, con un solo pneumatico: l’ultima aggiunta alla gamma Michelin Pilot per il Nord America è stata presentata al Salone NAIAS di Detroit. Il nuovo Pilot Sport All Season 3+ è un’evoluzione del Michelin Pilot Sport A/S 3 ed è descritto come “il trasferimento del meglio della tecnologia derivata dalle corse ad un pneumatico da strada prodotto per le strade e le autostrade del Nord America.” Secondo Michelin, il Pilot Sport All Season 3+ è progettato, ingegnerizzato e prodotto in Nord America. Il lancio sul mercato è previsto per marzo 2016, con 90 dimensioni da 175/65/R15 a 285/35ZR20.

Negli Stati Uniti i pneumatici All Season hanno vendite molto più elevate rispetto a quelle europee e il segmento All Season UHP è particolarmente interessante. I principali competitor del nuovo prodotto Michelin sono il Bridgestone Potenza RE970AS Pole Position, il Continental ExtremeContact DWS06, il Pirelli P Zero All Season Plus, il Goodyear Eagle F1 Asymmetric All Season, l’Hankook Ventus S1 Noble2 e lo Yokohama Advan Sport A/S. Michelin sostiene che il nuovo pneumatico presenta la più breve frenata sul bagnato e asciutto rispetto ai competitor e una trazione sulla neve migliore del 28% rispetto al predecessore.

Michelin attribuisce i miglioramenti delle prestazioni ad un disegno del battistrada accoppiato alla mescola Helio+, che incorpora valori “estremi” di silice nel battistrada. Il disegno asimmetrico del battistrada presenta incavi “mordenti” che migliorano l’accelerazione e la frenata in condizioni invernali e lamelle longitudinali di spessore variabile per un’efficace evacuazione dell’acqua. Il pneumatico utilizza anche la tecnologia Variable Contact Patch 3.0, originariamente sviluppata per le gare endurance di livello mondiale, che distribuisce le forze e le temperature più uniformemente sulla superficie di contatto.

Fonte: pnewsnews.it

Gli pneumatici: quali scegliere e come leggere le sigle

Gli pneumatici per la maggior parte delle persone sono considerati come oggetti sconosciuti, misteriosi e si accorgono di loro solo quando si bucano! Questo totale (o quasi) disinteresse nei loro confronti è un gravissimo errore che commettono regolarmente 7 automobilisti su 10. Non dobbiamo dimenticare però che gli pneumatici sono fondamentali per la nostra sicurezza durante il viaggio, tanto quanto ABS Airbag!

EVOLUZIONE TECNOLOGICA – Negli ultimi anni anche gli pneumatici, come del resto l’intera automobile, si sono evoluti tanto da arrivare a realizzare e commercializzare pneumatici che possono resistere per decine e decine di chilometri totalmente sgonfi a causa di una foratura; per non parlare poi degli pneumatici da formula 1 che sono “di un altro pianeta”. Al giorno d’oggi ormai tutte le vetture di nuova produzione sono dotate di un’infinità di congegni elettronici che indubbiamente hanno contribuito a rendere molto più sicura la nostra automobile (ABS – ESP), ma che senza l’ausilio di validi pneumatici perderebbero la loro efficacia. E’ dimostrato che un’automobile dotata di ABS per arrestarsi ad una velocità di 100 Km/h impiega 40 metri, percorsi in circa 3 s.; la stessa automobile equipaggiata con pneumatici usurati per fermarsi alla stessa velocità impiega ben 50/60 metri, percorsi in circa 6 s!!

MAI TRASCURARLI – Questo dimostra quanto sia efficace avere e mantenere pneumatici in buone condizioni; inoltre si evidenzia chiaramente che pur possedendo un auto dell’ultima generazione, è indispensabile comunque avere ottimi pneumatici che possano interagire con i vari sistemi elettronici dell’auto. E’ importante seguire le indicazioni degli pneumatici riportati sul libretto dell’auto: dalla pressione di gonfiaggio (per tutti e 5 i pneumatici… si perché il ruotino di scorta non va mai dimenticato!), alla marca (se consigliata); tutte queste informazioni non sono state scritte per semplice passatempo, ma sono frutto di innumerevoli prove dinamiche, di durata e di tenuta effettuate dai collaudatori professionisti della casa madre.

LEGGERE LO PNEUMATICO – Ma è anche importante saper leggere il proprio pneumatico e all’occorrenza saperlo cambiare.


Le caratteristiche rilevanti di un pneumatico: marcature secondo regolamento ECE-ONU

Ecco per voi una chiara figura che fa al caso nostro! Le caratteristiche rilevanti di un pneumatico: marcature secondo regolamento ECE-ONU

1. Senso di rotazione obbligato, nei pneumatici con intagli asimmetrici che prevengono l´aquaplaning solo se ruotano nella direzione corretta; questo implica che un pneumatico, montato su cerchione, non può essere impiegato su un lato diverso
2.TWI: in corrispondenza dell´indicatore di usura, un tassello che compare all´interno di una scanalatura principale del battistrada per indicare che si è raggiunto lo spessore minimo di legge di 1,6 mm
3. larghezza della sezione (in mm) e altezza della sezione, come percentuale rispetto alla larghezza della sezione (in questo caso, l´altezza della sezione è il 70% della larghezza, cioè circa 130 mm)
4. R = pneumatico a struttura radiale; se utilizzabile a velocità superiore a 240 km/h, il simbolo è ZR
5. “Tubeless”: può essere utilizzato senza camera d´aria
6. numero DOT (*): indica la settimana (prime due cifre) e anno (ultima cifra o ultime due cifre) di costruzione
7.  M+S (o anche M/S, M&S, M.S): indica un pneumatico “per uso invernale”, cioè particolarmente adatto per pioggia, neve sciolta e fango e basse temperature; inadatto per uso ad alte temperature ed all´asciutto
8. “Reinforced”: presente quando il pneumatico, nel tipo per veicoli merci leggeri, ha una struttura rinforzata rispetto al tipo per autovetture
9. simbolo indicante che il pneumatico è di tipo “run flat”, in grado cioè di funzionare anche sgonfio ad una velocità di almeno 80 km/h per una distanza di 80 km; in questo caso è presente anche la lettera F prima dell’elemento 11 (diametro del cerchione)
10. marchio di omologazione, secondo Regolamento ECE-ONU (tipo a) oppure secondo la Direttiva 92/23 (tipo b); il numero dentro la cornice indica il Paese di omologazione, i numeri dalla terza cifra in poi fuori della cornice indicano il numero di omologazione
11. diametro del cerchione, in pollici
12. “indice di carico“, un numero in codice che, secondo una tabella (vedi sotto), indica il carico massimo ammesso sulla ruota
13. “indice di velocità“, un codice alfabetico che, secondo una tabella (vedi sotto), indica la velocità massima alla quale può essere usato il pneumatico; nelle prove di omologazione, questa velocità viene mantenuta per 20 minuti e alla fine di essa il pneumatico non deve presentare danni.

(*) DOT – Il DOT (Department Of Transportation = Dipartimento dei Trasporti Americano) è una marcatura legale richiesta in molti Paesi per poter commercializzare il prodotto. La presenza quindi di DOT significa che il pneumatico eguaglia o supera gli standard di sicurezza del Department of Trasportationis.

Esempio di DOT:

  1. il pneumatico eguaglia o supera gli standard di sicurezza del Department of Trasportation;

  2. Codice di fabbricazione (assegnato dal DOT);

  3. Codice di misura del Pneumatico;

  4. Simboli opzionali riferiti al produttore (per l’identificazione della marca e altri importanti caratteristiche);

  5. Data di fabbricazione (prime due cifre settimana, ultime due anno).

 

TABELLA INDICE DI CARICO

 

TABELLA INDICE DI VELOCITA’

 

SIMMETRICI, ASIMMETRICI O DIREZIONALI? – Gli pneumatici possono essere:

  • SIMMETRICI: presentano lo stesso identico disegno ed intaglio del battistrada sui due lati. Sono pneumatici con tecnologia consolidata che trovano spazio su vetture utilitarie o che comunque non richiedono particolari esigenze di tenuta;

  • ASIMMETRICI: hanno un disegno degli intagli del battistrada differente tra interno ed esterno che li rende adatti ad esigenze diverse. L’esterno, meno intagliato, garantisce ottime risposte in curva e massima tenuta sull’asciutto mentre l’interno, più intagliato, permette al meglio il drenaggio e l’evacuazione dell’acqua in condizioni di bagnato;

  • DIREZIONALI: presentano un disegno del battistrada a freccia, convergente verso il centro. Sono particolarmente indicati per vetture sportive o comunque ad alte prestazioni in quanto garantiscono un’ottima tenuta, grazie alla maggior trazione esercitata verso il centro del pneumatico. Il disegno a freccia garantisce inoltre una ottima tenuta sul bagnato. Sono pneumatici da girare spesso perché tendenti a diventare rumorosi se si scalinano, soprattutto al posteriore.

QUANDO SOSTITUIRLI – Tutto ha un inizio e una fine, e le nostre amate gomme non si possono sottrarre a questa “legge naturale”. Per capire se è arrivata l’ora di cambiare le gomme alla nostra auto bisogna ispezionarle con cura per capire il loro stato d’usura o la presenza di segni d’invecchiamento. Uno pneumatico potrebbe avere un’età effettiva di soli 3 anni, ma dimostrare già segni di invecchiamento come crepe sui fianchi o bolle d’aria. Questi segni dovrebbero subito indirizzarci verso un gommista per la sostituzione. E ricordatevi che anche le gomme montate su un veicolo sempre fermo invecchiano, anzi, lo fanno più precocemente

STATO D’USURA – I pneumatici sono dotati di “indicatori di usura” che evidenziano sul battistrada, sotto forma di strisce trasversali lisce, quando la profondità di scultura residua è di soli 1,6 mm. Tale profondità di 1,6 mm è divenuta la minima ammessa con l’art. 66 Legge 142 del 19-2-1992. Ci sentiamo, però, in dovere di raccomandare la sostituzione degli stessi ben prima del raggiungimento del limite legale. Il limite di 1.6 mm imposto dalla legge è infatti poco sicuro soprattutto ai fini di un’ottima aderenza su fondo bagnato, o in altre situazioni con coefficienti di aderenza molto bassi. Nel caso di avverse condizioni meteo, infatti, l’aderenza sarebbe compromessa dal fatto che le scanalature di 1.6 mm di spessore non potrebbero riuscire a far defluire l’acqua all’esterno con rischi di acquaplaning e perdite di aderenza. Inoltre c’è da ravvisare che le attuali mescole tendono ad indurirsi dopo circa 4 anni e quindi difficilmente (per non dire mai) si consumeranno del tutto. Quindi ormai prassi comune cambiare le gomme più per una questione di età (appena si induriscono diventano molto scivolose) che d’usura. Non fatevi ingannare dal battistrada “ancora buono” e procedete al cambio gomme, la vostra auto vi sembrerà tornata quella di una volta! Con un aumento considerevole della vostra sicurezza.

CAMBIO GOMMA – In caso di cambio gomma serrare i bulloni secondo la sequenza prescritta, utilizzando la chiave dinamometrica, avendo cura di di attenersi alle coppie di serraggio prescritte dal costruttore del veicolo. Ovviamente se siete rimasti fermi per strada e avete cambiato la gomma personalmente stringere le viti più che potete ma senza esagerare.

Vi ricordiamo che inizialmente la manovra di allentamento dei bulloni deve essere eseguita con vettura “a terra” e solo successivamente si dovrà provvedere ad alzare la vettura con l’apposito crick. Importante è allentare solamente i bulloni e svitarli completamente una volta alzata la vettura, assicurandosi di posizionare la base del crick nella migliore maniera possibile.

Ricordatevi che: AVERE PNEUMATICI IN OTTIME CONDIZIONI PUO’ SALVARVI LA VITA!

 

Quattroruote: la differenza tra invernali nuovi e con 2mm di battistrada è del 40%

In occasione della presentazione del nuovo Continental TS860 a Levi, in Finlandia, un centinaio di chilometri a nord del circolo polare artico, Quattroruote ha testato le differenze di prestazioni tra un pneumatico invernale nuovo e uno che ha ancora 2 millimetri di battistrada, cioè 0,4 millimetri sopra al minimo consentito dalla legge.

Il magazine, insieme ad altre testate europee, ha svolto dei test di accelerazione e frenata da 0 a 40 km/h e di frenata da 40 a 0 con delle Audi A3 1.4 TFSI, dotate di appositi strumenti per rilevare gli spazi di frenata e di accelerazione. Le vetture erano dotate dei nuovi pneumatici invernali Continental con diversi livelli di usura: nuovi (8,6 mm di spessore), usati con 4 millimetri di spessore e, infine, con soli 2 millimetri.

Il test è effettuato 6 volte per ogni vettura, e quindi per ogni usura diversa del pneumatico, con 10 guidatori diversi, con il software che calcola la media. Ebbene, i risultati sono emblematici: in accelerazione, se la prestazione del pneumatico nuovo è pari a 100, quella del pneumatico a metà vita è del 23% inferiore, quindi 77. Il pneumatico quasi “finito” ha prestazioni di quasi il 40% inferiori, fermandosi a 62,3%.

Nella frenata le cose, guardando alle percentuali, vanno leggermente meglio, ma dobbiamo ricordare che ogni metro in più potrebbe salvare una vita. Come prima, fatto 100 la prestazione del continental nuovo, il battistrada a metà vita offre performance inferiori di quasi il 10% in meno (9,2% precisamente), mentre il pneumatico quasi del tutto usurato offre il 25% di prestazioni in meno, fermandosi a 75,2%.

Maggiori informazioni su Quattroruote.

Fonte: www.pneusnews.it

Etichetta europea: fidarsi è bene, non fidarsi è meglio

Fonte: ADAC test winter. Prova di frenata su asfalto bagnato da 80 km/h a 20 km/h


Fonte: ADAC test winter. Prova di frenata su asfalto bagnato da 80 km/h a 20 km/h

L’etichetta europea non è sempre un valido aiuto nell’acquisto dei pneumatici, dice l’ADAC, sulla base dei risultati ottenuti nel test di frenata su bagnato – uno dei tre parametri considerati dall’etichetta – nel corso dei suoi test comparativi sui pneumatici invernali. A quanto pare, infatti, se delle case premium ci si può fidare, i marchi meno noti dichiarano prestazioni migliori della realtà.

In particolare il club tedesco ha riscontrato significative differenze tra la classificazione dichiarata in etichetta in merito allo spazio di frenata da 80 km/h a 20 km/h e le misurazioni effettive.

Nel test condotto sulla misura 165/70 R14 T, infatti, il modello di Continental WinterContact TS 850 ha avuto bisogno di 36,3 metri, mentre il modello Mentor M200 è arrivato addirittura a 49,6 metri. Eppure entrambi, nell’etichetta, hanno dichiarato per la frenata su bagnato la classificazione “C”.

Analogo risultato nella misura 205/55 R16 H, dove il modello Alpin 5 di Michelin ha ottenuto la decelerazione da 80 a 20 km/h in 36,2 metri, mentre l’Avon Ice Touring ST ha avuto bisogno di 44,5. E anche in questo caso, stessa etichetta: “B”.

Il limite dell’etichetta europea è proprio quello che si tratta di una autocertificazione e che, ad oggi, non si svolgono molte verifiche sul mercato. Nel caso verificato dall’ADAC, i due pneumatici Mentor e Avon avrebbero dovuto dichiarare rispettivamente le classi di frenata su bagnato rispettivamente F ed E (D e G non esistono).

Affinché il valore delle etichette non venga completamente vanificato e con esso l’enorme sforzo fatto in questi anni dalle aziende serie per adeguarsi, è dunque evidente che ci sarebbe più che mai bisogno di verifiche da parte di enti terzi indipendenti. Con l’autorità naturalmente di avviare le azioni correttive conseguenti nei confronti delle aziende che dichiarano il falso.

Fonte: pneusnews.it

Fintyre acquisisce Pneusmarket e debutta nella distribuzione al dettaglio.

Fintyre, primo operatore in Italia nella distribuzione dei pneumatici da ricambio, con una quota di mercato del 14%, ha definito un accordo per acquisire Pneusmarket, società del Gruppo Marangoni che opera nella distribuzione al dettaglio e all’ingrosso di pneumatici per l’auto, il trasporto leggero e industriale. Con una rete di 40 punti vendita, Pneusmarket è la più grande catena di negozi in Italia con un posizionamento che conferisce al brand grande notorietà nei segmenti consumer e industriale. I punti vendita Pneusmarket distribuiscono e montano pneumatici delle principali marche mondiali ad automobilisti, flotte aziendali, piccoli e medi trasportatori, reti di assistenza per veicoli e mezzi per il trasporto pesante, società di leasing e noleggio. Nel 2014 la società ha generato vendite per 63 milioni di euro con circa 200 dipendenti in organico. Dopo questa importante acquisizione, i ricavi di Fintyre saliranno a 320 milioni di euro, ma è solo la prima di una serie di operazioni strategiche previste dall’azienda per consolidare la propria leadership nel mercato italiano. Il piano d’investimento triennale prevede infatti un investimento di 50 milioni di euro. L’accordo prevede che Pneusmarket continui a operare con il proprio marchio, conservando lo storico posizionamento nel mercato, ma di fatto segna l’ingresso di Fintyre nella distribuzione al dettaglio, permettendone la diversificazione dei ricavi. Dall’integrazione sono attese sinergie in ambito commerciale, distributivo, nella gestione degli stock e del prodotto. “Le tendenze evolutive del mercato impongono dimensioni crescenti, una premessa indispensabile per ottimizzare la gestione e proporre condizioni e soluzioni competitive”, ha dichiarato Mauro Pessi, presidente e amministratore delegato di Fintyre. “L’operazione va in questa direzione ed è un passo importante verso il raggiungimento degli obiettivi del piano industriale definito nella scorsa primavera dopo che il fondo BlueGem ha acquisito il controllo della Società”. “Il Gruppo Marangoni collabora da anni con Fintyre. Ci conosciamo bene e siamo convinti che le potenzialità di Pneusmarket possano essere valorizzate al meglio nell’ambito della strategia di crescita di Fintyre”, ha dichiarato Massimo De Alessandri, amministratore delegato del Gruppo Marangoni. “Al fine di rafforzare questo storico rapporto, l’operazione prevede anche la costituzione di due nuovi accordi a lungo termine tra Pneusmarket, Gruppo Marangoni e Pneusmarket Romagna per la fornitura di pneumatici truck e car. I quattro punti vendita di Pneusmarket Romagna sono esclusi dalla transazione così come altre partecipazioni del Gruppo Marangoni”. Nella definizione dell’accordo, Fintyre è stata assistita da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e Deloitte. Chi è Fintyre Fondata a Empoli negli anni 70 come Pneuservice, Fintyre (nome acquisito nel 2008) ha conosciuto un’accelerazione dello sviluppo nei primi anni duemila. Oggi è il primo operatore in Italia e tra i primi dieci in Europa nella distribuzione degli pneumatici da ricambio con 4,1 milioni di gomme distribuite (2014), nove depositi che servono capillarmente il territorio nazionale, 200 dipendenti e un’organizzazione commerciale composta di 80 agenti indipendenti. 14/1/2016 Fintyre acquisisce Pneusmarket e debutta nella distribuzione al dettaglio : PneusNews http://pneusnews.it/2015/12/29/fintyre­acquisisce­pneusmarket­e­debutta­nella­distribuzione­al­dettaglio/ 2/2 L’offerta di Fintyre include tutti le migliori marche (Bridgestone, Continental, Dunlop, Goodyear, Michelin, Pirelli) e copre i diversi segmenti di mercato (auto, autocarri, moto, veicoli industriali e agricoli). La direzione del Gruppo è a Seriate (Bergamo), dove ha sede anche il principale deposito. Gli altri otto depositi di trovano a Spinetta Marengo (Alessandria), Caltignaga (Novara), Mirano ( Venezia), Bologna , Prato, Civitanova Marche (Macerata), Soriano (Viterbo) e Carinaro (Caserta). Presidente e amministratore delegato di Fintyre è Mauro Pessi, manager con una lunga esperienza nel settore degli pneumatici, che è affiancato da due condirettori generali, Nicola Melillo (per l’area finanza e operations) e Alessandro Bruchi (per l’area commerciale). Il 90% del capitale di Fintyre è detenuto da BlueGem Cooperatief UA (il rimanente 10% è diviso tra diversi azionisti), fondo gestito da BlueGem Capital Partners LLP, società inglese (la sede è a Londra) di private equity fondata nel 2007 e specializzata nell’acquisto di partecipazioni in società di medie dimensioni.

 

Fonte: www.pnewsnews.it

 

La natura si fa arte nel calendario Momo Tires 2016.

Sta ormai diventando una tradizione il calendario Momo Tires, che anche quest’anno è stato stampato in tiratura limitata e numerata per essere regalato ai clienti più fedeli al brand. Il calendario Momo Tires 2016 presenta 13 fotografie esclusive, stampate in altissima qualità, che raffigurano la natura nel sua forma più autentica, come creatrice di opere d’arte uniche e inimitabili. “The Art of Nature” è il titolo scelto per questa terza edizione del calendario ed esprime l’essenza di questo progetto, che vede la natura in qualità di artefice di tutto ciò che ci circonda: scenari che evocano sofisticate geometrie e semplici – ma incredibili – dettagli che stupiscono per la loro perfezione. “La Natura in questo calendario è l’artista a cui si ispira l’uomo per creare egli stesso arte”, ha affermato Massimo Peccia, responsabile del marchio, presentando con orgoglio il calendario.

Fonte: www.pneusnews.it

 

Continental confronta il WinterContact TS 860 con i pneumatici di 15 anni fa

Continental ha svolto un interessante confronto tra i pneumatici invernali di oggi e quelli sviluppati tecnologicamente 15 anni fa, in occasione del ContiTechnikForum di quest’anno, organizzato in Finlandia. L’azienda ha infatti invitato giornalisti e tester a sperimentare il divario di prestazioni tra il ContiWinterContact TS 790 prodotto oggi, con gli standard tecnologici di quando è nato nel 2000 e il nuovissimo WinterContact TS 860. Per enfatizzare il confronto, il pneumatico di vecchia concezione è stato montato su una nuova BMW serie 1, mentre quello nuovo su una vecchia Serie 3 di 15 anni. La serie 3 del 2000, non avendo il beneficio derivato da tutti gli ultimi ritrovati tecnologici, ha fatto in modo che il pneumatico sviluppato 15 anni fa partisse avvantaggiato rispetto al nuovo. Tuttavia, il nuovo WinterContact TS 860 si è dimostrato evidentemente più stabile e prevedibile nella pista coperta di neve, soprattutto in curva. Infatti, i dati di Continental dimostrano che il nuovo TS 860 è del 31% meglio nella frenata sul bagnato, il 15% meglio nelle prove di handling su neve, il 16% meglio nella frenata su ghiaccio. Inoltre, il miglioramento tecnico è evidente perché il nuovo pneumatico può offrire anche il 14% in più di performance nella resistenza al rotolamento. L’unico miglioramento marginale è nell’handling su asciutto, dove viene registrato un +3%. Non molto, è vero, ma bisogna considerare che, nel frattempo, i pneumatici invernali hanno accentuato molto le loro caratteristiche stagionali, a sfavore di quelle estive. Questo risultato enfatizza l’importanza del pneumatico, unico elemento di contatto con il suolo. Un auto moderna con tutti i contenuti di elettronica del veicolo con un pneumatico tecnologicamente concepito 15 anni fa, non riesce infatti ad esprime le stesse prestazioni di una auto sviluppata quindici anni fa (non arricchita di tutta l’elettronica di oggi) equipaggiata con un pneumatico invernale di ultima concezione, come il nuovo WinterContact TS 860. Nel complesso, Continental ha voluto sottolineare l’importanza del know­how nella fabbricazione di pneumatici. Il messaggio implicito è che chiunque abbia risorse sufficienti può spendere denaro in un terreno, costruire uno stabilimento, acquistare macchinari moderni e iniziare a produrre gomme, ma le capacità umane, l’esperienza e l’ingegno sono qualcosa di molto più prezioso, e raro, quando si tratta di realizzare pneumatici. Quando si parla di prodotti premium, questo è ancora più evidente. Nella parte più alta del mercato tutto sta nel differenziare i prodotti rispetto alla concorrenza, sia in termini di percezione (marketing) che prestazioni (ricerca e sviluppo). E per differenziarsi servono le persone e la loro competenza, l’esperienza maturata nel corso di anni di lavoro, che semplicemente non può essere acquistata. Il nuovo Continental WinterContact TS 860 sarà disponibile nei punti vendita a partire dall’autunno 2016. Inizialmente, ci saranno 36 modelli in 21 dimensioni, da 14 a 17 pollici. I nuovi pneumatici invernali Continental hanno un rating C per la resistenza al rotolamento e una valutazione B per l’aderenza sul bagnato nell’ etichetta europea.

Benvenuti sul Blog di Finotto Gomme

Siamo online con il nostro Blog Offerta pneumatici VeneziaFinotto Gomme dedicato ai nostri clienti fedeli e a tutti coloro che navigando entreranno in contatto con noi.

Aprire un blog interamente dedicato alla nostra azienda, rappresenta l’inizio di una nuova avventura, nella quale mettere a disposizione tutte le nostre conoscenze ma soprattutto ci offre l’opportunità di raggiungere chi non ci conosce, chi può trovare nella nostra realtà un interessante novità da scoprire.

Il nostro obiettivo è quello di raccontare il meglio della nostra azienda, offrire maggiori informazioni sui nostri servizi e rispondere ai commenti e alle richieste degli utenti web. Non esitate quindi a contattarci o richiedere approfondimenti, cercheremo di soddisfare al meglio e in tempi brevi le vostre richieste.

Scorrendo fra le pagine del nostro sito, troverete informazioni utili sulla nostra attività, le immagini della nostra location e gli indirizzi utili per raggiungerci via email, telefono o in sede.

Tutto lo staff di Finotto Gomme vi augura quindi una buona lettura