Gomme invernali: vietato usarle in estate?

divieto pneumatici invernaliE’ vietato utilizzare pneumatici invernali M+S nei mesi estivi?
Chi lo fa rischia una sanzione?

Solo le auto con pneumatici invernali M+Scon codici di velocità inferiori a quelli indicati sulla carta di circolazionesono a rischio.

Infatti due sono le questioni da conoscere

  • il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha precisato che non vi sono restrizioni temporali sull’uso di pneumatici invernali consentiti (e cioè quelli con i parametri riportati sulla carta di circolazione), che pertanto essi possono essere usati durante tutti i mesi dell’anno solare;

  • durante il periodo nel quale è obbligatorio -su alcune strade- viaggiare con catene (o altri mezzi sdrucciolevoli) a bordo oppure con pneumatici da neve, questi ultimi possono avere anche indici di velocità inferiori.

L’uso di alcuni pneumatici invernali che riportano tra le loro caratteristiche degli indici di velocità inferiori rispetto a quelli indicati sulla carta di circolazione del veicolo, è limitato al periodo durante il quale vige l’obbligo di montarli, perciò dal 15 novembre al 15 aprile.

codici pneumatici

Nel gennaio 2014 il Ministero delle Infrasttutture e Trasporti ha esteso di un mese la data del 15 aprile per facilitare la sostituzione degli pneumatici invernali, considerato che alcune categorie avevano rappresentato difficoltà.

Trascorso il 15 maggio perciò, i veicoli sui quali saranno ancora montatipneumatici non conformi a quelli indicati sulla carta di circolazione rischiano la sanzione prevista dall’art. 78 del Codice della Strada (senzione amministrativa da 419,00 a 1682,00 euro e ritiro della carta di circolazione) poichè la carta di circolazione non è stata aggiornata alle caratteristiche dei dispositivi installati.

Caso particolare


Sulla carta di circolazione di un’auto sono prescritti pneumatici quattro stagioni M+S con codice velocità H (210 km\h) ma ne sono invece stati montati invece con codice V (240 km\h): può l’interessato tenerli anche in estate nonostante lo pneumatico “normale/estivo” previsto abbia codice Y (300 km\h), perciò in apparente declassamento rispetto a quanto indicato dalla carta di circolazione?

In questo caso non si tratta di pneumatico declassato (ricordiamo che possono essere montati pneumatici M+S anche di codice di velocità inferiore a quello indicato in carta di circolazione purchè non sia minore di Q) perchè è pur vero che l’auto monta pneumatici con codici INFERIORI rispetto a quelli indicati su carta di circolazione, ma il riferimento non deve essere in questo caso lo pneumatico estivo (appunto codice Y – 300 km/h) bensì l’H dell’ M+S (210 km/h), che è superato dal V (240 km/h) effettivamente montato.

Questi pneumatici M+S con codice di velocità inferiore rispetto a quelli estivi riportati in carta di circolazione possono essere utilizzati senza problemi anche nel periodo 16 aprile – 14 ottobre.
Diverso sarebbe stato il caso di pneumatici con codice velocità inferiore (es. Q) che appunto non potrebbero essere stati mantenere in estate, fuori dal periodo di obbligo.

Fonti:
– Art. 78 codice della strada
– Circolare Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prot. n. 24783-DIV3-B del 17 gennaio 2014 “Impiego dei pneumatici invernali”
-Direttiva Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti prot. n. 1580 del 16 gennaio 2013 “Direttiva sulla circolazione stradale in periodo invernale e in caso di emergenza neve”

Prima di partire e in viaggio…

Il tempo che dedichi al controllo del tuo veicolo e alla cura del tuo stile di guida si sa, è tutto guadagnato, ma il buon senso non è sempre sufficiente. A cosa esattamente è necessario prestare attenzione?

  1. Ruote e pneumatici

  2. Ammortizzatori, sterzo e freni

  3. Visibilità

Ruote e pneumatici:

Profondità degli intagli del battistrada


Per legge, deve essere di almeno 1,6 millimetri su tutta la superficie. Ma questo è un “valore limite”, che non assicura le migliori prestazioni soprattutto su terreno bagnato.

Pressione


Uno pneumatico leggermente sgonfio peggiora la stabilità in curva e rende il veicolo insicuro sul bagnato. La pressione normale di esercizio è indicata sul libretto d’uso; se il veicolo è molto carico e si prevede un viaggio lungo, è opportuno aumentarla leggermente.

Integrità dello pneumatico


Tagli e lacerazioni sui fianchi dello pneumatico possono essere pericolosi se hanno intaccato le “tele” della struttura. Cambiatelo senza esitazioni. Ricordate che uno pneumatico nuovo, appena montato, necessita di almeno un centinaio di km di “rodaggio” e di stabilizzazione prima di fornire il meglio delle proprie prestazioni. Per i primi 100 km, quindi, guidate “piano”. Su ogni asse gli pneumatici, per legge, devono essere dello stesso tipo.

Cerchione
Le deformazioni ed ammaccature del cerchione producono vibrazioni allo sterzo, possono contribuire al distacco dello pneumatico, fanno sfuggire l’aria negli pneumatici “tubeless” (senza camera d’aria). Una accurata “ribattitura” può eliminare l’inconveniente, ma questa non è possibile su alcuni tipi di cerchioni in lega. E’ preferibile sostituire il cerchione piuttosto che rinunciare al vantaggio delo pneumatico “tubeless” che, in caso di foratura, impiega più tempo a sgonfiarsi.

 

Ammortizzatori:

Se scarichi producono instabilità in curva ed in frenata. Se il veicolo “saltella” o se alla fine di una curva rientra violentemente in orizzontale, fate verificare gli ammortizzatori: non servono solo per la piacevolezza di marcia, sono un elemento importante per la sicurezza, assicurando il contatto costante tra i pneumatici e la strada ed il mantenimento dell’assetto del veicolo.

Sterzo:

Se girando lo sterzo a destra e a sinistra di 3-4 cm le ruote non si muovono affatto significa che il “gioco” dei tiranti dello sterzo è eccessivo. Se a ruote dritte lo sterzo non è “centrato” significa che è mal regolato. In entrambi i casi, occorre una verifica: potrebbe bastare una semplice regolazione, ma potrebbe essere l’indizio di pericolo di un guasto più serio, ad esempio alla scatola dello sterzo.

L’irrigidimento dello sterzo e il “tirare” da un lato sono quasi sempre indizio di foratura del pneumatico. Per la sostituzione, adottate tutte le opportunecautele se siete costretti a farlo a margine della strada. Se però non si tratta di foratura, potrebbe essere un guasto serio: meglio fermarsi!

Vibrazioni allo sterzo possono essere causate da una squilibratura dei pneumatici, da un cerchione deformato, da deformazione della sospensione o della tiranteria dello sterzo: occorre una verifica. Se accompagnate da rumori secchi ad ogni giro di ruota, da irrigidimento dello sterzo e dalla tendenza a spostarsi di lato possono essere indizio di gravi guasti alla sospensione o ai giunti di trasmissione anteriore. Occorre fermarsi subito.

Freni:

Dopo il lavaggio del veicolo i freni sono bagnati, e lo stesso accade quando si attraversano tratti di strada allagati. Fate due o tre frenate abbastanza decise, in modo da scaldarli e far evaporare l’acqua, oppure percorrete un centinaio di metri con il freno solo leggermente premuto.

Al minimo accenno di allungamento dello spazio di frenata, o di sbandamento o rumori “strani” in frenata, fate verificare subito il sistema frenante. Alcune vetture sono dotate di una spia luminosa che si accende sul cruscotto quando le “pastiglie” sono consumate: a quel punto è necessario sostituirle subito. Il fatto che la spia sia spenta non significa però che i freni siano a posto: potrebbe essere guasta!

E’ importante anche la verifica del livello del liquido dei freni, nell’apposito serbatoio. Anche per esso talvolta esiste un’apposita spia luminosa, ma non confidate solo su di essa.

Una verifica dei freni (pastiglie e livello liquido) è indispensabile almeno ogni 20.000 km, e ad intervalli anche minori se si circola prevalentemente in città, dove i freni sono maggiormente soggetti od usura.

Anche il freno ha bisogno di un periodo di “rodaggio” e stabilizzazione dopo la sostituzione di pastiglie o dischi: per un centinaio di km guidate con estrema prudenza. Se, quando tirate il freno a mano, sentite che la corsa della leva è troppo lunga (in genere, dovrebbe bloccarsi non oltre il quinto o sesto scatto) o che oppone scarsa resistenza, fatelo verificare subito: potrebbe essersi rotto o allentato il tirante, o potrebbero essere consumati i freni posteriori.

Se parcheggiate in salita o in discesa, oltre al freno a mano lasciate inserita la prima marcia. Prima di inserire il freno a mano pigiate a fondo il pedale del freno e poi tirate la leva fino al massimo: in questo modo la tiranteria si sollecita di meno ed il bloccaggio è assicurato.

Naturalmente, non dimenticate di tenere in efficienza tutto il veicolo ed in particolare il motore: un guasto improvviso non solo può rovinarvi il piacere di un viaggio e procuravi disagi, ma può imporvi una sosta di emergenza in situazioni di pericolo. Consultate il libretto di uso e manutenzione e mantenete in efficienza il veicolo avvalendovi di meccanici esperti.

Luci e fari:

Sono fondamentali per vedere ed essere visti. Portate sempre lampadine e fusibili di scorta (le caratteristiche sono indicate sul libretto d’uso del veicolo); questo vi metterà anche al riparo da contravvenzioni se viaggiate con qualche luce guasta. Però, non trascurate di verificare regolarmente il funzionamento delle luci più importanti: indicatori di direzione, luci di stop, luci di posizione, fari. Il mancato funzionamento di un indicatore di direzione è rivelato dalla alterazione del ritmo di lampeggio degli altri, e può essere facilmente verificato in un colpo solo accendendo il comando delle luci di emergenza. Per le luci di stop, se non avete nessuno che può azionare il pedale, basta appoggiarvi sopra un peso qualunque: in genere è sufficiente un piccolo movimento per azionare l’interruttore elettrico che vi è collegato.

Alcuni modelli di veicoli sono dotati di lampadine spia che denunciano il guasto delle singole luci. Anche in questo caso, non fate esclusivo affidamento su di esse. La sostituzione di luci di stop, luci di posizione, indicatori di direzione è stata molto semplificata nei modelli più recenti e spesso è veramente banale: consultate il libretto d’uso.

Vetri e tergicristallo:

La parte interna del parabrezza è sempre la più trascurata, ma questo può produrre gravi disturbi alla visibilità di notte o al tramonto, quando la luce dei fari degli altri veicoli o il sole basso creano un “muro di luce” difficilmente superabile. Una regolare pulizia, soprattutto d’inverno, è un grosso aiuto alla sicurezza. Non trascurate il lunotto posteriore! Il tergicristallo dovrebbe essere sempre ben funzionante; la parte in gomma della “spazzola” dovrebbe essere integra, non dentellata e non consumata. Cambiate le spazzole – o la sola parte di gomma, venduta “a metro” dagli autoricambisti – all’inizio dell’inverno. Deve funzionare bene anche il “lavavetro”, alimentato dall’acqua contenuta in un’apposita vaschetta all’interno del vano motore, in una posizione che è indicata dal libretto di manutenzione del veicolo. In genere la vaschetta contiene tra mezzo litro ed un litro d’acqua, sufficiente per uno spruzzo d’acqua continuo di circa 1 minuto: rabboccatela regolarmente, attingendo ad esempio da un recipiente (di 2-3 litri) che è opportuno portare sempre in vettura e che può essere utile anche per il radiatore. Nella vaschetta del lavavetro mettete anche del liquido detergente ed antighiaccio che, se acquistato dagli autoricambisti in confezioni grandi, è molto economico ed elimina la patina di grasso e sporcizia.

Naturalmente, non dimenticate di tenere in efficienza tutto il veicolo ed in particolare il motore: un guasto improvviso non solo può rovinarvi il piacere di un viaggio e procuravi disagi, ma può imporvi una sosta di emergenza in situazioni di pericolo. Consultate il libretto di uso e manutenzione e mantenete in efficienza il veicolo avvalendovi di meccanici esperti.