Approfittate del cambio gomme per controllare gli ammortizzatori

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L’età media delle auto continua ad aumentare e, di conseguenza, i controlli e la manutenzione dovrebbero essere sempre più accurati e scrupolosi. Un aspetto che viene sempre sottovalutato è quello degli ammortizzatori e Rainer Popiół, Training Manager di Bilstein, ha affermato che dopo 9-10 anni di utilizzo, gli ammortizzatori potrebbero essere in condizioni precarie. Sembra una cosa scontata, ma molti automobilisti non ci pensano e molte officine svolgono solamente controlli visivi di routine, senza testare questi componenti. In realtà, gli ammortizzatori sono responsabili del comportamento della vettura e, in caso di malfunzionamento, possono aumentare lo spazio di frenata fino al 20%, elevare il rischio di aquaplaning e causare il malfunzionamento degli ausili elettronici come l’ABS e l’ESP.

Gli ammortizzatori devono essere controllati da un professionista almeno ogni 20 mila chilometri, quindi, secondo Bilstein, si può procedere con un controllo insieme al cambio gomme o al check-up di primavera, con il vantaggio di non dover riportare la macchina in officina per un altro controllo e ad un costo irrisorio.

Rainer Popiół raccomanda di chiedere se l’officina è dotata di un dispositivo di test per ammortizzatori: “L’ispezione visiva rivela se l’ammortizzatore perde olio e se alcune parti sono difettose. Ma lo stato di usura e la forza di smorzamento residua possono essere determinate solo con il tester per sospensioni.”

Rumorosità dei pneumatici

L’ultimo fattore preso in considerazione dalla etichetta europea è la rumorosità. Rotolando il pneumatico produce rumore, le scalanature del battistrada, fondamentali per aderire bene all’asfalto in caso di pioggia, neve, ghiaccio, o su terreni non perfettamente uniformi, producono rumore. Anche il semplice rotolamento a seconda della struttura del pneumatico produce rumore. Negli ultimi anni la sensibilità al rumore prodotto dalla propria automobile e da tutte le sue parti è aumentata notevolmente e i progettisti di pneumatici hanno adeguato i disegni del battistrada includendo nuove fantasie/disegni in grado di produrre meno rumore o addirittura di assorbirlo. L’etichetta europea indica la rumorosità in decibel prodotta dal pneumatico, la maggior parte dei pneumatici ha una rumorosità che varia tra 60 ed 85 decibel e per avere un raffronto, un concerto rock produce 110 decibel, in una biblioteca si rilevano 40 decibel, il rumore rilevato in metropolitana è di 90 decibel.

ll rumore da rotolamento originato dai pneumatici è misurato secondo la ISO 10844 facendo passare una vettura tra due microfoni fissi posizionati a 7,5 mt dalla mezzeria (15 mt di distanza l’uno dall’altro) e ad una altezza dal suolo di 1,2 mt. La vettura deve transitare a motore spento, con marcia in folle e ad una velocità compresa tra 70 e 90 Km/h.

Rumorosità pneumatici

Rumorosità pneumatici

Aderenza su bagnato

Sono numerosi i parametri rilevanti per la sicurezza: tra questi citiamo la tenuta di strada, il controllo direzionale, la capacità di frenata ad alta velocità su superfici bagnate e asciutte ed il comportamento all’aquaplaning.

La logica conseguenza della capacità di frenare/aderire su superfici bagnate è l’aderenza sul bagnato. Questa, giudicata essere la situazione più rappresentativa in Europa, è un parametro fondamentale per la sicurezza e misura la capacità del pneumatico di arrestare, quanto più rapidamente possibile, il veicolo quando ci si ritrova a dovere frenare sull’asfalto bagnato, sapendo che lo spazio di frenata cresce in relazione alla velocità ed è influenzato dal tipo di asfalto.La classe di appartenenza (A – F) non è quindi un valore assoluto ma relativo perchè dipende dal tipo di vettura e dalla superfici estradale.

A che prestazioni corrispondono le classi di Aderenza sul bagnato?

ETICHETTA EUROPEA

ADERENZA SUL BAGNATO

La capacità di aderenza è quindi espressa nella scala da “A” a “F”, dove A indica il livello massimo e F quello minimo. Secondo i test di laboratorio fatti, la differenza fra un prodotto A e uno F può tradursi in un allungamento dello spazio di frenata del 30% (pari a 18 metri per una vettura lanciata a 80 km/H). La frenata è uno dei parametri ritenuti fondamentali per la catalogazione di sicurezza sui pneumatici da parte della UE perché rappresenta una delle condizioni di emergenza fra le più comuni e che più causano incidenti in Europa. Una ridotta aderenza a causa del bagnato è caratteristica di molte situazioni di guida in Europa, e offrire modelli di pneumatici altamente performanti in tale condizione è cruciale. Anche in questo caso è utile ricordare che, al di là dello sforzo dei produttori per fornire prodotti altamente performanti, è fondamentale che gli utenti mantengano in buone condizioni i propri pneumatici al fine di garantirne la miglior prestazione in frenata nel tempo. Se una gomma viene gonfiata correttamente, e si usura quindi in modo uniforme, le scanalature del battistrada favoriscono l’espulsione dell’acqua e lavorano più a lungo e più efficacemente.

Resistenza al rotolamento

La resistenza al rotolamento :

è una forza che agisce in direzione opposta a quella di moto, durante il rotolamento del pneumatico. A causa del peso del veicolo, il pneumatico si deforma nell’area di contatto con la superficie stradale. Questa deformazione induce perdite interne di energia, come accade ad una palla di gomma che cadendo non ritorna mai alla stessa altezza da cui è stata lanciata.

Il motore del veicolo deve fornire una forza per compensare la resistenza al rotolamento . Ciò contribuisce ad aumentare il consumo di carburante del veicolo. Orientativamente una riduzione del 6% della Resistenza al Rotolamento di un’autovettura può abbassare i consumi di carburante dell’1%.

Molti altri fattori contribuiscono al consumo di carburante di un veicolo: l’aerodinamica, il peso del veicolo, la tipologia di motore, la presenza di sistemi ausiliari come l’impianto di condizionamento, la pendenza della strada, lo stile di guida, il livello di pressione dei pneumatici, le accelerazioni o le generali condizioni di traffico.

La Resistenza al rotolamento di un pneumatico può essere espressa come una Forza (Newton) o un coefficiente (RRC). Il Coefficiente di resistenza al rotolamento è definito come la forza di rotolamento (N) divisa per il carico del pneumatico (kN) (in funzione delle condizioni di prova). Il vantaggio nell’utilizzo di un coefficiente consiste nel fatto che permette di confrontare con più facilità pneumatici progettati per essere montati su vetture differenti.

Fonte: Pneumaticisottocontrollo.it

Sicurezza e mobilità, in qualsiasi condizione invernale: Michelin Alpin 5

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L’ innovativa ” tread compound technology”

MIGLIORE trazione sulla neve*
• 12% di blocchi di tasselli in più**, 16% di lamelle in più**.
• Tasso d’intaglio aumentato del 17%**.

MIGLIORE resistenza all’aquaplaning*
• Nuovo orientamento dei canali laterali.

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MIGLIORE precisione di guida*
•Tasselli di gomma autobloccanti grazie alle lamelle 3D.

  • MIGLIORE aderenza sul bagnato e sulla neve*, con un buon livello di efficienza energetica.
    • Nuovi elastomeri « funzionali» che consentono un’eccellente omogeneità della mescola di gomma, che ha una percentuale di silice più elevata.
    OTTIMIZZAZIONE del funzionamento alle basse temperature.
    • Helio Compound 4G contiene Olio di Girasole, che ottimizza il funzionamento dello pneumatico alle basse temperature

 

Fonte: www.michelin.it

Il nuovo pneumatico: Winter Sottozero Pirelli

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 PRESTAZIONI AL TOP PER LA STAGIONE INVERNALE

Il pneumatico dedicato alle vetture di alta gamma, progettato tenendo conto dell’evoluzione dei moderni veicoli per garantire la massima sicurezza, il controllo e le prestazioni in tutte le condizioni atmosferiche.


DETTAGLI DEL PNEUMATICO

 

  CARATTERISTICHEDisegno direzionale a doppia freccia FUNZIONINumero di tasselli aumentato VANTAGGI CLIENTEMiglior trazione su neve
CARATTERISTICHETecnologia 3D della lamella FUNZIONIAumenta la stabilità del disegno battistrada ottimizzando l’ impronta VANTAGGI CLIENTEMiglior maneggevolezza su asciutto, riduzione degli spazi di frenata
CARATTERISTICHEMaggiore densità delle lamelle FUNZIONIAumento della capacità di cattura della neve.

 

VANTAGGI CLIENTEMiglior Grip sulla neve
  CARATTERISTICHEIncavi più ampi FUNZIONIMiglior espulsione dell’ acqua VANTAGGI CLIENTEEccellenti prestazioni di maneggevolezza e di frenata sul bagnato.
  CARATTERISTICHEMescola funzionalizzata FUNZIONIConsistenza delle caratteristiche con un maggior range di temeperature di utilizzo VANTAGGI CLIENTEElevato grip in tutte le condizioni ambientali invernali.

Fonte: Pirelli.it

Continental lancia il nuovo VanContact Winter

Continental ha recentemente lanciato un nuovo pneumatico invernale per veicoli commerciali leggeri. Il nuovo VanContact Winter presenta ottime caratteristiche di sicurezza su superfici innevate e ghiacciate e, rispetto al VancoWinter 2, migliora sensibilmente l’efficienza nel consumo del carburante con una riduzione del 15% della resistenza al rotolamento. Continental afferma che la sua mescola in silice riduce la deformazione nella zona di contatto con il suolo e quindi, diminuisce la perdita di energia, mentre la struttura del pneumatico è stata migliorata.

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Il miglioramento raggiunto dal nuovo pneumatico su neve e nella frenata sul bagnato – pari al 5-9% rispetto al modello precedente secondo Continental – è stato ottenuto attraverso un disegno del battistrada ottimizzato a blocchi interconnessi, che comprime la neve nelle scanalature. La forma ad onda e le lamelle diritte aumentano il numero di intagli in senso longitudinale. Il pneumatico presenta larghe scanalature che ottimizzano la dispersione di acqua, aumentando la resistenza all’aquaplaning, mentre le scanalature 3D permettono una maggiore stabilità, riducendo lo spazio di frenata.

Il VanContact Winter è ora disponibile in 12 dimensioni, con ulteriori misure che saranno acquistabili nel corso del prossimo anno.

Qui di seguito indichiamo I valori dell’Etichetta Europea:

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etichetta europea Van Continental

Fonte: www.pnewsnews.it

Fonte: http://www.continental-pneumatici.it/auto/pneumatici/van/invernali-van/vancontact-winter

Pneumatici Continental invernali per Van

La gamma Kleber Topker aggiunge due misure per i trattori fino a 280 CV

La gamma Kleber Topker aggiunge due misure per i trattori fino a 280 CV

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Kleber, quotidiano alleato degli agricoltori e marchio conosciuto per la sua semplicità, la vicinanza e la fiducia che ispira, consolida ulteriormente i legami con gli utilizzatori con il lancio di due nuove coppie dimensionali, 2m 05 e 1m95, per trattori di forte potenza fino a 280 CV, particolarmente diffusi sul mercato europeo:

per la dimensione 2m 05, i nuovi pneumatici Kleber Topker 710/70 R42 e 600/70 R30

per la dimensione 1 m 95, i nuovi pneumatici Kleber Topker 710/70 R38 in coppia con 600/65 R28

Questi nuovi pneumatici del Gruppo Michelin, che saranno progressivamente disponibili sul mercato nel corso del 2016, dimostrano grande polivalenza nei lavori dei campi. Grazie alla nuova scultura del battistrada, offrono agli agricoltori:

Trazione ottimizzata, soprattutto su terreni cedevoli e umidi, con conseguente risparmio di tempo di lavoro. Spazio allungato tra i ramponi e spalle massicce migliorano l’ancoraggio al terreno. Il profilo piatto permette di ottimizzare la superficiedi contatto al suolo.

Autopulizia. I nuovi canali di evacuazione sporgenti facilitano il distacco della terra.

Maggiore durata in strada e nei campi,grazie all’ancoraggio piramidale dei ramponi del battistrada. I tasselli centrali rigidi offrono precisione e trazione alle macchine di forte potenza.

Fonte: www.pneusnews.it

Cosa mangiare prima di un viaggio ?

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Cosa mangiare prima di un viaggio ?

Chi deve affrontare un viaggio in auto e soprattutto chi di solito utilizza l’automobile per lunghi tragitti deve curare la propria alimentazione, poiché è in grado di condizionare le capacità di attenzione e di concentrazione. Ecco dunque alcuni consigli su quale sia la eco-dieta ideale per gli automobilisti.

Prima di mettersi alla guida bisogna essere riposati, rilassati preferibilmente non aver mangiato troppo, ma nemmeno troppo poco. Se infatti un lungo pasto è da evitare poiché appesantisce e favorisce la sonnolenza, lo è altrettanto la carenza di nutrimento; il rischio di ipoglicemia potenzialmente derivante dal digiuno può infatti essere causa d’incidenti.

Meglio frazionare i pasti, mangiando meno e più spesso. Innanzitutto è bene fare una buona colazione, che preveda magari un bicchiere di latte, del caffè, biscotti e fette biscottate. Chi però non ama il dolce può optare per il salato, magari con un toast con prosciutto crudo e un po’ di sana frutta fresca. Attenzione però: se soffrite di mal d’aiutoè meglio evitare il latte. Scegliere in questo caso unicamente acqua naturale fresca, da bere anche durante il viaggio così da mantenersi perfettamente idratati.

Evitare sia per pranzo che per cena i pasti pesanti e ricchi di grassi, perché restano a lungo nello stomaco e provocano sonnolenza, portano a un calo dei riflessi e dell’attenzione. Per questi motivi è facilmente possibile comprendere perché non solo ideali quando si è – o ci si sta per mettere – al volante. È preferibile scegliere un primo piatto leggero oppure un secondo piatto scarso di grassi, insieme a un contorno di verdure. Gli alcolici sono proibiti.

E se si parte di pomeriggio? Sarebbe preferibile prestare attenzione al pranzo, fare un piccolo riposino (di massimo 30 minuti) e mettersi alla guida avendo cura prima di consumare uno spuntino, come un toast leggero oppure yogurt e frutta. Ciò eviterà eventuali cali glicemici. Attenzione a non abusare del caffè e bevande energizzanti, poiché se assunte in dose eccessiva possono causare iperattività e rappresentare un pericolo per chi guida.

Chi deve affrontare un viaggio serale può ricorrere agli stessi consigli, optando per pasti leggeri, consumati spesso, privi di bevande alcoliche, e con una buona quantità di acqua da portarsi anche dietro. Invece, di seguito alcuni suggerimenti per chi deve trascorrere molto tempo in auto:

Non mangiare per noia: intrattenetevi durante la guida con altre cose, come ad esempio l’ascolto del CD preferito, un interessante compagno di viaggio e via dicendo;

Occhio agli snack: c’è chi al volante ha la cattiva abitudine di mangiare qualcosa ogni tanto, come una barretta di cioccolato o delle patatine. Mangiare mentre si guida può essere però davvero pericoloso;

Idratarsi con acqua e stare attenti a non esagerare con la caffeina e le bevande zuccherate;

Il viaggio sarà lungo? Portate con voi un pasto sano da consumare non mentre si guida, ma in un’apposita area per la sosta. In questo caso bisogna assicurarsi di non escludere i carboidrati, poiché forniscono la giusta energia all’organismo.

Come e quando mangiare

L’energia fisica, ma anche quella mentale di cui abbiamo bisogno allorché ci accingiamo a compiere un viaggio, dipendono da una corretta alimentazione.

Il pasto assunto subito prima di partire oppure durante il viaggio deve solamente servire a togliere la sensazione di fame; si sceglieranno quindi alimenti di facile digeribilità, con prevalenza di carboidrati.Andrà benissimo il pane, la pasta o qualche dolciume.

Se si può prolungare la sosta dopo il pasto, prima di ripartire, allora ci si può permettere anche del prosciutto crudo o della carne ai ferri. In entrambi i casi è meglio evitare i grassi contenuti ad esempio nei salumi, nelle carni grasse e di maiale, nella crema, nel mascarpone, ecc.


Ai cibi conservati e quelli cotti vanno preferiti alimenti freschi e genuini per non rinunciare all’apporto di vitamine e proteine necessarie in un’attività come la guida, che comporta fatica psico-fisica.

Cosa e come bere

La guida comporta la necessità di rimanere per un determinato tempo in un ambiente chiuso con un microclima artificiale.

L’eccesso di calore provoca la sudorazione, si avverte la necessità di bere per eliminare la sete. D’estate fa piacere consumare una bevanda fredda. Per evitare problemi gastrici o acidità converrebbe scegliere una bevanda fresca, non fredda; si dovrà bere a piccoli sorsi, intervallati da periodi di pausa, al fine di eliminare la sete con gradualità.

La sudorazione comporta anche la perdita di sali che l’acqua o le bevande normali non riescono ad integrare, a meno che, non vengano assunte in grandi quantità; in questo caso però si otterrrà, quale effetto sgradito, una spiacevole sensazione di peso sullo stomaco. Quando il caldo è intenso e la necessità di bere si fa più assillante, potremmo ricordarci degli sportivi e copiarli. Infatti, si tratterà di scegliere bevande specifiche, alle quali sono aggiunti sali di potassio, cloro, magnesio, vitamine B e C e addolcite con zuccheri semplici.

Prima di partire non dimenticare di fare il check anche alla tua auto.

Ecco qui di seguito quali sono i controlli che suggeriamo di fare:

  1. pastiglie freno anteriori e posteriori

  2. dischi freno anteriori e posteriori

  3. tergicristalli

  4. liquido lavavetri

  5. olio motore

  6. filtri aria abitacolo e motore

  7. lampadine

  8. controllo visivo geometria del veicolo

  9. conformità e usura pneumatici

  10. pressione pneumatici e ruota di scorta

  11. controllo luminosità dei fari.

VI ASPETTIAMO NELLA NOSTRA OFFICINA DI VIA UNITA’ D’ ITALIA N° 19/ A SAN DONA’ DI PIAVE.

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